MIT dopo riunione

Questa mattina la riunione in videoconferenza con il MIT.

Che è partita con circa un’ora di ritardo sul previsto per qualche problema tecnico.
Bella e valida l’idea di essere in videoconferenza, secondo il mio modesto parere un’esperienza da portare avanti anche nelle prossime occasioni, non fosse altro che fa risparmiare a tutti una montagna di denaro in mezzi di trasporto e tempo, ma in partenza del tutto deludente quando ci si rende conto che al tavolo del MIT, di presenza, vi sono individui che in primo luogo non avrebbero alcun titolo di stare li poichè non rappresentano nessuna associazione di categoria, e in secondo luogo li non dovrebbero starci proprio per nulla, oggi, proveniendo essi da parti d’Italia inserite nella zona gialla, in barba e baffo alla ordinata serietà, maturità e consapevolezza di tutti gli altri.
A prescindere da questo episodio di poco rispetto e maleducazione, che però a me fa riflettere, la riunione parte e continua con la naturale, ovvia e scontata rappresentazione da parte di tutti, che a uno a uno sciorinano le medesime declinazioni del problema e le identiche richieste di intervento.
E non c’è verso di fare terminare le richieste di intervento, ne da parte dei taxi ne da parte dei noleggi,richieste bipartisan da parte di quelli con un po’ di cervello. Una noia mortale subita da tutti, per accontentare la smania di passerella di alcuni, con il risultato di togliere possibilità di interlocuzione intelligente con il Governo, intendendo con questo che il Governo o il MIT dicesse la sua.
Che alla fine, il MIT, Vivaddio interviene, nell’ultimo quarto d’ora disponibile, per dire le cose che ha detto, nel contesto della situazione odierna di emergenza.

1) A cura del Ministero e del comitato tecnico scientifico è in costruzione un dossier di linee guida atte a prevenire possibilità di contagio anche per chi opera nel settore dei trasporti
2) Taxi e Ncc non hanno limitazione territoriale, per esigenze di servizio possono entrare ed uscire dalla zona gialla
3)Misure finanziarie a supporto: Il Ministero ha ben presente la situazione economico finanziaria del settore dei trasporti, e quindi anche del nostro, sa perfettamente che le nostre possibilità di sopravvivenza autonoma sono pari allo 0% nei prossimi 30 giorni, è conscio che vanno varati provvedimenti a sostegno, e con carattere di urgenza. Ci comunica, ma già lo dovremmo sapere, che mercoledi verrà votato in Parlamento (perchè la regola è questa) il provvedimento di sforamento per 7,5 miliardi di euro del bilancio, e che solo una volta che ciò sarà fatto, si potrà avere contezza di quanti Euro sono disponibili per le manovre richieste da ogni singolo settore.
Tutto questo ha una logica, nessuno di noi può sapere quanto può spendere se non ha idea di quanto dispone nella propria cassa.
E francamente io non me la sento di condannare o discutere questo atteggiamento aprioristicamente. Non fa una grinza, ma l’impegno a fare c’è ed è stato messo sul tavolo. Io fino a prova del contrario ci credo e ci devo credere. Se non dovesse succedere, sarò il primo a dare addosso, ma non fino ad allora.
La cronaca finisce qua, c’è poco da aggiungere.
Rimane il fatto del malcostume di cui più sopra, che non contribuisce certo a fare diventare la nostra una categoria credibile, rimane il fatto che ormai è conclamata l’inutilità e l’assurdità di riunire due comparti insieme quando fanno un lavoro diverso. Non scordiamoci che i taxi, che oggi hanno richiesto di tutto e di più (ma fa parte del sistema, non li condanno di certo) a fine emergenza, entro 24 ore riprenderanno i propri incassi esattamente e più di prima, basterà andare in posteggio, mentre i noleggi, ora che il volano del travel business, quello dei congressi e soprattutto quello legato al turismo possa riprendere, avrà da attendere mesi.
Quindi, oltre a non essere uguali nella quotidianità normale, siamo differenti anche nell’emergenza, e questo, mai bastasse, rafforza la nostra teoria.

Non c’è altro da dire, se non attendiamo quel paio di giorni per comprendere meglio, facendo nel frattempo attenzione a non ammalarsi.

Io credo che le Associazioni Nazionali, sia pure ognuna con la sua propria filosofia, abbiano lavorato bene. Chi si infiltra invece, per fare passerella, fa solo male ad una categoria di per se già al collasso.

D.E.