IL 3 GIUGNO NON CI SAREMO

Crediamo sia utile e opportuno chiarire la posizione di FIA
Confindustria in relazione alle annunciate manifestazioni
indette per il prossimo 3 giugno.

Abbiamo recentemente inviato agli organi competenti (leggi
Ministero delle Infrastrutture) alcune osservazioni relative
alle sigle che vengono convocate o si autoconvocano alle riunioni
ed ai tavoli, e in coerenza di questo non ci è possibile pensare di aderire a serrate, manifestazioni, picchetti o quant’altro, indetti a nostro giudizio da persone e sigle
che costantemente vogliono imporre, non vogliono o non sanno
confrontarsi e con arroganza, maleducazione, prepotenza
(evidentemente queste le loro qualità) cercano di gettare
fumo negli occhi sottolineando maggioranze aggiungendo in
calce ai comunicati sigle su sigle, maggioranze che di fatto
non esistono politicamente e in qualche caso non esistono proprio.

Si cerca di rappresentare il tutto ed il contrario di tutto,
e cito l’esempio dell’oratore al megafono davanti ai palazzi della
politica la scorsa settimana, che gridava di NON volere alcun
aiuto dallo Stato ne dalle Regioni, ma rivendicava solo il diritto
al lavoro, e solo il giorno dopo era in riunione in videoconferenza
con la Regione Lazio per perorare contributi a fondo perduto a
favore di taxi ed ncc.

Di che cosa stiamo parlando quindi, di quale unità stiamo vaneggiando,
di quale credibilità della categoria strilliamo?

Il 3 giugno sotto la Regione Lazio a fare che, quando questa è una delle poche che si è esposta, che ha discusso, che ha pensato e che ha deliberato?

Purtroppo l’unità della categoria non si ottiene autoeleggendosi leader
e raffazzonando sigle con la pesca a strascico, questa operazione che
non va avanti da ieri sta letteralmente distruggendo quel poco che
rimaneva di un comparto, che se prosegue su questa strada andrà senza se
e senza ma alla autodistruzione.

Per creare e fare vivere una categoria occorre intelligenza, memoria,
ma soprattutto idee e progetti che facciano progredire. Tutto il contrario
di ciò che invece vediamo in pista, per creare idee ci vuole intelligenza,
capacità di confronto, sapere quali sono gli obiettivi da andare a
raggiungere e non lavorare magari per un proprio scopo imprenditoriale
commerciale usando la categoria come paravento, e per raggiungere questo ignobile obiettivo, se l’analisi è giusta, andare a fare riaffondare il
comparto nei meandri di quella parte politica che fino a ieri ha solo
cercato di farci morire.

Sono circa 10 anni che andiamo avanti a NON risultati, sono 10 anni che
viviamo di manifestazioni di quattro gatti, sono 10 anni che le NON idee
di questi personaggi non hanno prodotto niente, anzi, mi correggo, hanno
prodotto la 12/2019, se questo è un buon risultato.

I noleggiatori ci credono ancora? Buon per loro, nel frattempo, e bisogna
dirlo chiaro e papale, se i noleggiatori del Lazio portano a casa qualche
soldo, il merito non è per nulla di questi signori, NON l’idea, NON le
trattative, NON le conclusioni.

Anzi, è utile fare sapere che all’ultima riunione con il Lazio si è
ripresentato il problema degli autoinviti, che ha fatto infuriare l’assessore
cui ha conseguito la parziale esclusione di molte di queste referenziate
sigle.

Noi continuiamo a lavorare con le più rappresentative sigle del settore,
quelle che storicamente producono, quelle che con intelligenza, seppure con contrasti e divergenze si siedono ad un tavolo e ragionano, si chiama
democrazia, mentre rifiutiamo di avere a che fare e continueremo a rifiutarci di avere a che fare, con personaggi che non hanno altra arma che di urlare dal pianale di un carro attrezzi e millantare unità universali con
sigle di cartapesta.

Il 3 giugno noi orgogliosamente NON ci saremo.

D.E.